Tartufo Nero Pregiato o Tartufo Nero di Norcia

Il tartufo nero pregiato, conosciuto anche come tartufo nero di Norcia, è uno dei tartufi più pregiati ed apprezzati al mondo.

Il nome scientifico di questo tartufo nero è Tuber melanosporum Vittadini, anche se comunemente ci si riferisce al prodotto come tartufo nero pregiato.

È molto famoso sia in Italia che all’estero per le sue proprietà naturali e per la possibilità di impiegarlo in cucina in diversi modi, aspetto che lo rende ideale per entrare a far parte della preparazione di numerose portate.

L’aspetto di questa tipologia di tartufo è caratterizzato da delle verruche poligonali e da una forma tondeggiante e per lo più omogenea. Un aspetto caratteristico è quello della carne di questo tartufo, la quale può assumere delle sfumature sia più chiare che più scure e che presenta anche delle tipiche venature di colore bianco.

Un’altra caratteristica da mettere in luce è quella della superficie esterna del tartufo nero di Norcia, che appare di colore bruno intenso. Se si procede con lo sfregare il tartufo nero si può apprezzare un cambiamento di colore ed un viraggio ad una sfumatura color ruggine.

Per quanto riguarda le dimensioni, esse sono variabili ed in base al peso del prodotto il tartufo nero acquisterà un valore diverso. Si possono ritrovare dei tartufi delle dimensioni di una nocciola, così come è possibile talvolta rinvenire un tartufo nero pregiato con volume simile a quello di una patata.

Oltre che dall’aspetto, bisogna parlare anche del profumo del tartufo nero. Il tartufo nero pregiato vanta un caratteristico profumo delicato, il quale ha portato alcuni a definirlo addirittura tartufo nero dolce, in virtù della gradevolezza del suo odore.

Il profumo gradevole è un’altra caratteristica a vantaggio di questo alimento: anche per il suo profumo, oltre che per il suo sapore, il tartufo nero pregiato viene impiegato in cucina. Il tartufo fa parte da secoli della tradizione culinaria, infatti alcune ricette continuano ad essere proposte da anni, ma accanto a queste si sono aggiunte anche delle ricette moderne, che hanno lo scopo di valorizzare ulteriormente il pregiato tartufo nero.

Il costo del tartufo nero di Norcia viene calcolato in base al peso del prodotto. In generale possiamo dire che un tartufo di piccole dimensioni e di peso inferiore ai 15 grammi viene valutato fino a 1.000 euro, mentre il prezzo sale intorno ai 1.200 euro per un peso tra i 15 ed i 50 grammi parte dai 1.500 euro per i tartufi neri di peso maggiore di 50 grammi.

Si tratta sicuramente di uno degli alimenti più pregiati, oltre che più apprezzati, che si possono trovare in commercio. Questo spiega perché il tartufo nero venga impiegato per la preparazione di pietanze di alto livello e trovi meno spazio nella cucina di tutti i giorni, anche se non mancano gli spunti culinari per poterlo impiegare più spesso.

Storia del tartufo nero di Norcia

Dopo aver descritto le caratteristiche generali di questo alimento, è utile approfondire la conoscenza di questa particolare tipologia di tartufo con alcuni cenni di storia. Si tratta di curiosità interessanti per avere un quadro completo sul prodotto.

Giordano Berti, uno storico di successo, ha condotti degli studi approfonditi per capire l’etimologia della parola tartufo. Le conclusioni di Berti affermano che la parola tartufo sia derivata da territùfru, a sua volta derivata dall’espressione latina terrae tufer.

La storia del tartufo è molto antica, basti pensare che questo prodotto veniva impiegato già dai Greci e dai Romani. I greci si riferivano al tartufo con la parola Hydnon e da qui si comprende il significato del termine idnologia, che è la branca della scienza che si occupa dello studio dei tartufi.

Secondo Giovenale, noto poeta romano, il tartufo sarebbe nato a seguito di un fulmine scagliato dal dio Giove in prossimità di una quercia. La mitologia ritiene che la quercia sia una pianta sacra a Giove.

Dallo stesso mito derivano le proprietà afrodisiache che gli antichi associavano al tartufo, dal momento che l’alimento avrebbe dovuto soddisfare le necessità di Giove, noto per le numerose donne con cui ha condiviso momenti di intimità.

Dove si trova il tartufo nero pregiato?

Capire dove cresce il tartufo nero pregiato è importante per comprendere quali sono le aree geografiche da cui deriva questo alimento e qual è l’habitat dello stesso tartufo nero.

Come è facile intuire dal nome, Norcia è una zona molto nota per la raccolta dei tartufi neri e questo rende l’Umbria una regione famosa per la produzione Italiana di tartufi.

Un’altra regione da tenere a mente è il Piemonte, in cui ogni anno si raccolgono numerosi tartufi pregiati, venduti poi sia in Italia che all’estero.

Il periodo migliore per la raccolta di questa tipologia di tartufo è compreso tra il 15 novembre ed il 15 marzo e per una raccolta migliore vengono addestrati ogni anno dei cani, ai quali viene insegnato a riconoscere l’odore del tartufo.

Il tartufo nero pregiato si può rinvenire nelle vicinanze di vari tipi di alberi. Si trova spesso, ad esempio, vicino al nocciolo, alla quercia ed anche vicino al carpino nero.

Tutte queste indicazioni sono utili per indirizzare la propria ricerca e per trovare dei tartufi con maggiore facilità e minor sforzo.

Proprietà nutritive del tartufo nero pregiato

Il tartufo nero di Norcia è noto non solo per il suo sapore ed il suo odore caratteristici, ma anche per le sue proprietà nutritive.

Il tartufo è noto per avere una proprietà afrodisiaca, garantita da specifiche sostanze che sono emanate dall’alimento. Questa proprietà è nota fin dall’antichità, infatti la si ritrova anche nel mito di cui abbiamo parlato nei cenni storici.

L’alimento viene spesso impiegato anche perché migliora la digestione. Per sfruttare questa proprietà bisogna però fare un utilizzo occasionale del prodotto, perché un utilizzo troppo frequente potrebbe alterare la normale capacità digestiva sia dello stomaco che del fegato.

Il tartufo nero pregiato gode infine di una valida proprietà rimineralizzante, anch’essa essenziale per il benessere del corpo e positiva per coloro che scelgono di introdurre il tartufo nella dieta alimentare.

L’introduzione del tartufo nella dieta non avrà effetti sgradevoli di aumento di peso: 100 grammi di tartufo portano infatti all’assunzione di sole 31 Kcal, anche se ovviamente nella preparazione degli alimenti la quantità di tartufo impiegata è nettamente inferiore ai cento grammi.

Come si cucina il tartufo nero pregiato?

Come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, il tartufo nero di Norcia trova diversi impieghi nella preparazione degli alimenti. Sono numerose le ricette che vedono il tartufo nero come protagonista, o comunque come ingrediente fondamentale per una corretta preparazione del piatto.

Vediamo allora come si cucina il tartufo nero, scoprendo insieme alcune ricette con tartufo nero che possono essere preparate senza troppa difficoltà a casa propria, per stupire familiari ed amici.

Iniziamo dicendo che questo alimento può essere mangiato crudo, o in alternativa può essere impiegato dopo una cottura breve. È importante che, nel caso in cui si scelga di cuocerlo, la cottura sia breve, altrimenti si perdono sia le proprietà benefiche di questo prodotto, sia si va incontro ad una alterazione dell’odore e del sapore dell’alimento.

Una specialità tipica dell’Umbria sono gli spaghetti al tartufo nero. La preparazione di questa ricetta è molto semplice, infatti è classificata tra i piatti a difficoltà bassa. È sufficiente cuocere il tartufo nero per circa due minuti, insieme a due spicchi di aglio precedentemente tritati e a due cucchiai di olio, per poi unire gli spaghetti e servire in tavola.

Come primo piatto si possono proporre anche le tagliatelle al tartufo nero, anch’esse semplici e veloci da preparare e dal gusto unico.

Questo alimento trova spazio però anche per la preparazione di antipasti e di secondi piatti. Un antipasto veloce da preparare, ad esempio, sono dei crostini, preparati con tartufo nero pregiato, olio extra vergine di oliva e funghi.

Per i secondi, il tartufo viene spesso utilizzato nella preparazione dell’arrosto. Si taglia il tartufo a fette e si aggiunge all’arrosto in fase di cottura, per conferire al piatto un gusto molto particolare e solitamente apprezzato dai commensali.

Bisogna fare attenzione però a non commettere degli errori comuni, che potrebbero alterare le proprietà del tartufo. Innanzitutto, bisogna evitare di lavare in modo vigoroso il tartufo, perché un lavaggio di questo tipo potrebbe danneggiarlo.

Bisogna poi fare attenzione al frigorifero: i tartufi non possono essere conservati per un tempo maggiore di una settimana a basse temperature ed inoltre se sono stati conservati in frigorifero devono essere lasciati a temperatura ambiente per almeno sessanta minuti prima di essere utilizzati per la preparazione dei piatti.

Un altro consiglio che possiamo dare è di fare attenzione alla cottura. Mentre il tartufo bianco non deve mai essere sottoposto a cottura, il tartufo nero di Norcia può essere cotto, ma la cottura deve durare al massimo un paio di minuti.

Tutti i consigli che abbiamo segnalato sono volti ad aiutare ad evitare degli errori comuni che vengono spesso commessi nell’utilizzo del tartufo. Trattandosi di un alimento pregiato sarebbe preferibile trattarlo nel migliore dei modi, per sfruttare al massimo le sue proprietà benefiche e le sue ottime qualità culinarie.

 

 

 

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